Simone De Sena: ph credits by Simone De Sena
Interviste/Recensioni

“Cronache del dono e della maledizione”: il disco del violoncellista Simone De Sena che fonde musica classica, rap ed elettronica

Disponibile dal 25 febbraio su tutti i digital stores 

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Dal 25 febbraio è disponibile su tutti i digital stores “Cronache del dono e della maledizione”, l’album del violoncellista Simone De Sena, pubblicato dall’etichetta discografica Promu Label.

Il progetto nasce dalla scommessa di concepire un “nuovo concetto di disco” per il mercato della musica classica, con l’obiettivo di aprirsi ad un nuovo pubblico, andando oltre i tradizionali schemi che il genere talvolta impone.

Un album di rottura

Il disco fonde al suo interno diversi stili musicali, poesia, letteratura e ispirazioni cinematografiche: dalle più belle musiche per violoncello solo, di autori contemporanei come Giovanni Sollima, John Zorn, Mark Summer, all’elettronica del producer emergente Whitenoise28; dalle liriche dei rapper della scena underground romana Esdì e Lebby J, fino ai riferimenti dell’Inferno di Dante, nella nota interpretazione di Vittorio Gassman

“Cronache del dono e della maledizione” è un acceleratore di immagini che scava e analizza gli istinti più primitivi e meschini dell’essere umano, psicoanalizzando una società in declino. Infatti, l’intero album è accompagnato dalla storia, scritta e interpretata da Esdì (Enrico Loprevite), che descrive gli ultimi istanti di vita di un serial killer sociopatico, personaggio ispirato ad uno dei tanti protagonisti maledetti della filmografia di Lars Von Trier. 

Un disco imprevedibile, che raggiunge il massimo della sua sperimentazione ne “La Follia 2.0”, che risulta essere a tutti gli effetti forse la più audace rielaborazione contemporanea de “La Follia”. Il tema musicale – tra i più antichi della musica europea – viene eseguito da Simone De Sena, con l’intervento della musica elettronica di Whitenoise28, il rap di Esdì e Lebby J e gli insert vocali estratti dalla lettura di Vittorio Gassman del I Canto dell’Inferno di Dante.

Infine, l’album si conclude con il brano “Nuovi Schiavi”, un tributo a “New Slaves” del rapper e producer statunitense Kanye West, rielaborato per violoncello solo da Simone De Sena e Claudio Cavallin con testi e voce di Esdì.

“Cronache del dono e della maledizione” è un progetto discografico libero da qualsiasi tipo di catalogazioni, che intende essere un’opera metropolitana di culto. Non a caso, la copertina del disco è un esplicito riferimento e tributo all’album “The Eminem Show” (Eminem, 2002) a vent’anni dalla sua uscita.

Simone De Sena: ph credits by simone de sena

“Cronache del dono e della maledizione”– Simone De Sena

Link digital stores: Simone De Sena – Cronache del dono e della maledizione 

Tracklist:

1 – Ultimi istanti

2 – Perttu Kivilaakso: “Psalm”

3 – Mi sono ribellato

4 – John Zorn: “Kiev”

5 – La vita in carcere

6 – Marin Marais, Simone De Sena, Whitenoise28, Esdì, Lebby J: “La follia 2.0”

7 – L’inevitabile

8 – David Wilde: “The cellist of Sarajevo”

9 – Demoni

10 – Giovanni Sollima: “Lamentatio”

11 – La fine

12 – Mark Summer: “Julie-O”

13 – Cronache del dono e della maledizione

14 – Kanye West, Simone De Sena, Esdì: “Nuovi schiavi”

Credits: 

Foto: Marco Borrelli

Artwork: Bianca Boneschi

Rec, mix, master: Luca Pacetti per Promu Label

Prodotto e distribuito da Promu Label (in collaborazione con Believe Digital)

Management: info@promu.it

Pagine social:

Simone De Sena

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Instagram: Simone De Sena (@simonedesena_cellist)

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Instagram: Promu – All For Music (@promu.pagina) 

YouTube: Promu All for Music – YouTube

Sito web: Promu – Marketing per la musica

Chi è Simone De Sena:

In qualità di primo violoncello ha collaborato con l’Orchestra L. Cherubini di R. Muti, I Solisti Aquilani, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese e l’Orchestra Giovanile Italiana.

Dal 2020 fa parte del gruppo “I Solisti Aquilani” con i quali si esibisce in tutto il mondo.

Collabora inoltre con Orquestra Filarmonica de Jalisco (Messico), Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra LaVerdi di Milano, Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, Shangai Oriental Simphony Orchestra, Dusseldorf Festival Orchestra, FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra Leonore sotto la direzione di: R. Muti, K. Nagano, Z. Mehta, D. Renzetti, K. Penderecki, A. Boreyko, W. Marshall, J. Conlon, I. Metzmacher, etc.

Si esibisce in importanti festival di musica da camera quali: International Chamber Music Festival di Volos (Grecia), Ravenna Festival, Festival del Maggio Musicale Fiorentino, GOG di Genova Festival, Estate fiesolana, Bethlehem Music Festival (Palestina), IUC di Roma, Emilia-Romagna Festival con G. Sollima, R. Bahrami, C. Chiacchiaretta, A. Bacchetti, M. Mercelli, A. Nannoni.

Ha studiato violoncello con i Maestri: G. Geminiani, C. Giger, G. Gnocchi, F. Guye, L. Magariello, A. Nannoni, M. Scano.

Per la musica da camera si perfeziona presso la Scuola di musica di Fiesole sotto la guida dei Maestri: A. Lucchesini, Trio di Parma, P. Vernikov, B. Canino, N. Gutman, G. Carmignola e A. Farulli.

A soli 24 anni è stato nominato professore di violoncello presso il Conservatorio Nazionale “Edward Said” di Gerusalemme.

Ha partecipato a tourneé in Israele, Palestina, Kenya, Cina, Corea del sud, Bahrein, Spagna, Germania, Svizzera, Francia, Austria, Grecia, Mexico, Ungheria, Lettonia, Ucraina, Slovacchia, Finlandia, Egitto, Olanda, Lussemburgo.

È testimonial delle custodie Alpha Case.

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Giulia Scialò

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