
Il singolo “Senza fare niente” racconta la paura di amare: intervista a Fh3nix
Fh3nix, nome d’arte di Servello Lorenzo, giovane artista ligure del 2006, fa il suo esordio discografico con il singolo “Senza Fare Niente”( Red owl Record/Visory Record/Believe Digital Italia). Un brano autobiografico volto ad analizzare i pensieri scaturiti in seguito alla fine della sua prima storia d’amore.
Non si è ancora pronti ad amare? Quando si è troppo giovani, si pensa che l’amore sia la felicità assoluta! Ma quando si realizza che non si conosce ancora bene il vero significato della parola amare, ci si trova davanti a quelle paure, di non sentirsi pronti ad affrontare già una relazione troppo impegnativa, che ti priva della tua libertà, dei tuoi spazi, quei sacrifici ti portano a gestire quel sentimento che provi per la persona che ami.
Il giovanissimo cantante nelle sue canzoni parla di amori finiti, di sogni infranti e di temi comuni proprio tra gli adolescenti. Tra le parole e le note vuole sottolineare come le difficoltà e le delusioni siamo quelle che fanno crescere e che non ci si deve abbattere ma anzi imparare dagli sbagli, dalle sconfitte, risollevarsi e rinascere più forti proprio come la Fenice, uccello mitologico che rinasceva dalle sue ceneri e che ha ispirato il suo nome d’arte.
Dal 2022 Fh3nix inizia a collaborare con il team di produzione B.X.F Moving Sound di Savona, dando alla luce il suo primo brano “Senza Fare Niente”, che lo porta a firmare il suo primo contratto discografico con l’etichetta Ligure Red Owl Records, distribuito tramite Believe Digital Italia.
Potete ascoltare e seguire Fh3nix su tutti i principali canali social:
La sua musica è disponibile su YouTube e Spotify.
In collaborazione con l’etichetta discografica Red Owl Records.
Come hai incontrato la passione per la musica?
La mia passione per la musica è venuta fuori alle scuole medie quando ho iniziato a suonare il pianoforte, ma credo che fosse sempre stata dentro di me e aspettava solo l’occasione giusta per venir fuori.
Riguardo al cantare invece ho iniziato a scrivere melodie e testi l’estate scorsa (prima scrivevo solo composizioni per pianoforte). Non avrei mai pensato che oggi uno di questi testi scritti quasi per gioco in camera mia sarebbe invece diventato un vero singolo messo sui digital store.
Il tuo ultimo singolo si intitola “Senza fare niente”: di cosa tratta il brano e perché hai
scelto di affrontare tale tematica?
Il brano è autobiografico e racconta più che altro come mi sentivo e cosa ho provato quando ho troncato la mia prima vera relazione. Nel brano cerco di esprimere il mio ripensamento e sottolineo come a volte mi sono pentito di aver troncato la storia perché dopotutto è stata la mia prima storia importante e forse ho posto fine al tutto proprio perché non ero pronto ad affrontare una cosa così impegnativa. Senza fare niente è il titolo che ho scelto proprio perché, come dico nel testo, alla fine ci siamo lasciati così: senza fare niente, senza spiegazioni, entrambi incapaci di affrontare le prime difficoltà e i primi litigi.
Il tema l’ho scelto sia perché autobiografico, quindi per esprimere quello che a voce non avevo il coraggio di dire, sia perché penso che tutti gli adolescenti come me si possano rivedere e ritrovare in quello che ho provato io e ho cercato di trasmettere, attraverso il mio brano, la paura di impegnarsi, il rammarico e quella sensazione di essere così combattuto da non sapere bene cosa fare, cosa dire… e alla fine non fai niente!
Come definiresti questa canzone dal punto di vista stilistico?
Credo che la mia canzone sia un po’ “vecchio stile“ rispetto magari al genere che fanno i ragazzi della mia età che preferiscono il rap o il rock. Mi sento molto più vicino ai cantautori italiani che raccontano nelle loro canzoni storie di amori finiti.
Preferisco il genere pop melodico forse perché sono un po’ malinconico e cupo di mio come carattere, quindi mi avvicino più a uno stile così. Non mi rivedo e non mi ritroverei sicuramente a cantare
una canzone rap.
Perché secondo te a volte tendiamo ad autosabotarci? Da dove arriva la paura che ci
fa fare dei passi indietro, talvolta sbagliando? Qual è a tuo avviso il rimedio a tutto
ciò?
Credo che l’adolescenza sia proprio il periodo della vita in cui ognuno di noi tende ad autosaboarsi. Io non c’è mattina che mi alzo e mi vorrei diverso: più alto più bello più simpatico meno scontroso insomma non c’è mai un giorno che mi piaccio per come sono. Poi però mi faccio forza e cerco di vedere quello che di positivo c’è nella mia vita (come la musica e gli amici) e sono in qualche modo felice. Penso che in qualche modo tutti noi tendiamo inizialmente a non voler affrontare quello che ci spaventa e non siamo predisposti ad affrontare situazioni che non sappiamo cosa comportano e che conseguenze avranno. Ci terrorizza l’idea di lasciare le condizioni nelle quali abbiamo trovato una sorta di equilibrio e di stabilità. Di conseguenza preferiamo a volte non fare, non agire. E’ una sorta di autodifesa innata, tuttavia penso che sia importante capire che se non facessimo mai scelte sbagliate o non affrontassimo cose nuove e sconosciute la nostra vita sarebbe noiosa e inutile.
Credo sia un po’ un pensiero comune a tutte le età, non solo a 15 anni. Per quanto mi riguarda cerco sempre di buttarmi nelle cose anche se spesso ho paura di non essere all’altezza, di non essere in grado. Molto spesso sono rimasto deluso e ferito è vero, ma mi sono sempre rialzato e ho sempre trovato la grinta per andare avanti e seguire i miei obiettivi. Perché poi in fin dei conti penso sinceramente che se non provi non puoi sapere cosa accadrà e che anche dalle delusioni e dalle cose brutte che ci succedono, dalle delusioni e dalle sconfitte si possa sempre imparare qualcosa.
E’ la tua prima collaborazione con il team di produzione B.X.F Moving Sound di
Savona che ti ha portato poi a firmare con Red Owl Records. Raccontaci di questa
esperienza.
Il mio incontro con il team di produzione della B.X.F Moving Sound è stato in effetti un
po’ casuale, in quanto insieme a mia madre volevo solamente registrare un cd per Natale
da regalare ai parenti con le canzoni che cantavo in casa. E’ stato Bruno Bogliolo del team
che, ascoltando questo pezzo dal mio cellulare, registrato da me in maniera proprio
casalinga ovvero solo pianoforte e voce, mi ha trovato interessante e ha creduto nelle mie
potenzialità e mi ha proposto di provare a vedere cosa usciva fuori.
Da lì abbiamo iniziato a lavorare al pezzo sistemandolo e perfezionandolo fino poi ad arrivare alla registrazione (con non pochi momenti di sconforto iniziale da parte mia non avendo mai cantato con il microfono prima di allora). Il mio brano “senza fare niente “ è piano piano diventato così come lo ascoltate oggi. È stato poi lui a proporlo alla Red Owl Records che lo ha trovato interessante e mi ha proposto un contratto di collaborazione .
Cosa ne pensi della musica emergente in italia? Che tipo di collaborazioni ti
piacerebbe avviare in futuro, se potessi scegliere?
Premesso che fino a due mesi fa ero totalmente ignaro di tutto il lavoro che c’è dietro una canzone, per quello che ho potuto vedere fino ad oggi mi sono reso conto che ci sono moltissimi ragazzi come me che cercano di seguire il loro sogno di fare della musica una professione e sono grato a chi come voi gli permette di farsi conoscere e farsi sentire.
So che la strada è lunga e difficile e spesso i risultati non arrivano subito e per
questo sono grato anche a chi come la B.X.F Moving Sound e la Red Owl Record danno la possibilità anche a giovani come me, supportandomi e accompagnandomi nel mio percorso nel bene e nel male.
In futuro se potessi scegliere mi piacerebbe intanto poter continuare a fare le mie canzoni e ricevere dei riconoscimenti e anche magari qualche gratificazione non solo economica. A parte questo mi piacerebbe poter sfruttare e offrire la mia capacità, ovvero suonare il pianoforte e comporre melodie, per essere di supporto a ragazzi come me che cantano ma magari non sanno suonare o non riescono a comporre una base musicale per i loro pezzi.
Progetti futuri in programma?
In questi giorni sto lavorando al prossimo brano ma siamo ancora ben lontani. Per adesso siamo solo alle prime stesure, ma sicuramente sarà pronto per i primi di luglio. Questa estate sarò molto impegnato perché a settembre proverò a entrare in conservatorio a Genova e non è per niente semplice la cosa. Inoltre sicuramente mi iscriverò a un corso di canto, per migliorare le mie capacità ancora molto acerbe e poi continuerò a comporre e scrivere brani e a cercare sempre di migliorare per poter un domani magari partecipare a San Remo Young o qualche programma dedicato come Amici. Vedremo: ho davanti almeno 2 anni e mezzo e quindi li userò sicuramente al meglio per migliorare sempre di più.
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In collaborazione con l’etichetta discografica Red Owl Records.
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Giulia Scialò
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