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Interviste/Recensioni

“La musica mi salva dai miei pensieri”: intervista a Sad Smog

Sad Smog, nome d’arte di Luigi Ciccioli, è un giovane rapper emergente.

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Con la sua musica originale e genuina Sad Smog vuole “trasmettervi delle vibes riflessive e farvi un po’ viaggiare con i miei testi”.

Potete ascoltare e seguire Sad Smog su Instagram e YouTube.

Ecco qui la mia intervista per conoscere meglio questo fantastico artista!

Come hai incontrato la passione per la musica e per la scrittura?

La passione per la musica è nata verso gli 11 anni. Vi spiego meglio: ho sempre amato esprimermi e stare al centro dell’attenzione, ma la musica l’ho incontrata durante i primi giorni di scuole medie. La ascoltavo dalla pennetta di mio fratello che era piena di musica underground, da Noyz Narcos con l’album “Best out” a Fabri Fibra con l’album “Mr simpatia” del 2004. Ricordo che le ascoltavo così tanto che quello stile, quel mood mi è entrato in testa. Da quel momento ho deciso di fare musica anche io, di mettermi in gioco.

Quanto puoi definire autobiografiche le tue canzoni?

Dipende. Alcune tracce moltissimo, altre meno. Attraverso la musica mi sfogo. Come ogni persona ho i miei momenti di crisi e i “momenti no”, ma attraverso la musica cerco di estrapolarne qualcosa, di non restare fermo, passivo. Perché è la peggior cosa che si possa fare.

Qual è il messaggio che vuoi arrivi a chi ascolta la tua musica?

Attraverso il mio vissuto- e dunque la mia musica- cerco di far capire alle persone che nonostante nella vita non sia sempre tutto “rose e fiori“, come si suol dire, la via d’uscita si trova sempre!

Credo che la musica mi abbia salvato in un certo senso dai miei pensieri, perché grazie ad essa posso superarli ed estraniarmi totalmente.

Quali sono le tue fonti di ispirazione? Quali artisti ti hanno maggiormente influenzato?

Devo dire che va a periodi. Ci sono momenti della mia vita in cui ascolto solo un artista ( ad esempio mi è successo con Jesto, Metal Carter, Gel) ed è quello che poi influenza moltissimo la mia scrittura.

In generale ascolto anche moltissima musica americana: artisti come Lil Peep, Lil bo Weep, Brennan Savage, Xxx tentacion. Mi lascio trasportare dalle loro vibes. Un altro artista che adoro è “Alborosie“: credo che la sua sia una musica che ti entra nell’anima e in un certo senso ti cambia.

Tra la tue canzoni ce n’è una alla quale sei particolarmente affezionato? Quale e perché?

Considero i miei progetti musicali come figli, quindi direi tutte e nessuna. Comunque per quanto riguarda il mio prossimo disco, che si chiama “Emo-boy” e che deve uscire a breve (3 tracce sono già pronte per la pubblicazione) posso dire che la traccia a cui sono più legato si chiama “MVL3 AL P3TT0” di cui ho già girato le riprese per il video ufficiale. E’ una traccia molto introspettiva dove mi interrogo sul mio passato e sulla mia crisi esistenziale.

Il tuo ultimo brano è “come il vetro”. Come nasce questa canzone e cosa vuole esprimere?

Io mi considero un ragazzo ipersensibile e “emo” nell’animo. Con quella traccia voglio esprimere il mio pensiero riguardo la vita. Riguardo le sfide che la vita ci mette davanti ogni giorno. Nel ritornello ad esempio scrivo “Segui sempre ciò in cui credi, vorrei tornare a ieri“, che è un po’ il mio motto: mai abbandonare i propri sogni, nonostante tutti i problemi che ti può mettere davanti la vita.

Parlaci del tuo processo creativo! Da cosa parti quando cominci a lavorare a una nuova canzone?

Di solito parto dai miei pensieri, qualcosa che riguarda me stesso, la mia visione del mondo. Cerco di trasformarla in arte, poesia. Spesso scelgo una strumentale che sia prodotta o un free beat, e cerco poi di seguire la melodia della strumentale.

Progetti futuri?

Sto passando giorni interi a questo progetto che si chiama “Emo-boy“. Credo che finché non sarà perfetto come voglio io non lo farò uscire. Ci sono diverse collaborazioni all’interno e spero che vi piaccia come piace a me ragazzi, un abbraccio da Sadsmog!

Potete ascoltare e seguire Sad Smog su Instagram e YouTube.

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Giulia Scialò

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