
“Sottoterra”: intervista alla band EraNera
Sottoterra è il primo singolo della band emergente EraNera. Disponibile dall’11 giugno 2021, il brano dalle sonorità rock esprime l’inevitabile condizione di frustrazione legata all’impedimento della vita sociale, dovuto chiaramente ai periodi di lockdown. Gli EraNera ci raccontano di come un’esigenza insita nell’uomo, quella alla socializzazione, abbia indubbiamente risentito di questi anni di pandemia facendoli (e facendoci) sentire con il morale, appunto, sottoterra.
La band EraNera è nata da pochissimo, sebbene i componenti (Davide Carrone, Davide Maselli, Andrea Vernò e Andrea Sperandeo) si conoscano da molti anni.
La band si forma ufficialmente nel 2020 e nella primavera del 2021 registrano il loro primo singolo Sottoterra avvalendosi del prezioso lavoro dello studio Auditoria Records. Il loro sound esplosivo e graffiante ci promette senza dubbio piacevoli sorprese future, perciò rimanete aggiornati!
Ecco qui la mia intervista per conoscere meglio gli EraNera!
Siete un gruppo nato da poco. Cosa vi ha condotto verso la creazione ufficiale della band e a cosa dobbiamo il nome d’arte EraNera?
Inizialmente abbiamo iniziato a scendere nella nostra sala prove condivisa per fare jam e divertirci. Ci conosciamo infatti da tanti anni e abbiamo sempre suonato assieme in qualche progetto musicale in un modo o nell’altro.
Durante il primo lockdown le nostre jam hanno iniziato a diventare canzoni, soprattutto grazie ai testi e alle idee portate da Davide, e così abbiamo deciso di definire al meglio il nostro progetto musicale, dargli un nome e diventare una band.
Tra le centinaia di nomi proposti, quando è uscito fuori ERANERA è piaciuto subito a tutti e soprattutto abbiamo pensato si addica al fatto che siamo nati durante il primo lockdown, quest’era nera che stiamo vivendo da quasi 2 anni.
Quali sono i contenuti che vi proponete di trasmettere attraverso la vostra arte? Avete una filosofia precisa o un messaggio che volete giunga al vostro pubblico?
Al momento non abbiamo una filosofia particolare o un solo messaggio che intendiamo veicolare tramite la nostra musica.
Essendo nati come band in questo particolare periodo storico, la maggior parte dei nostri pezzi parlano di quello che abbiamo vissuto durante i lockdown, quindi libertà compresse, disagio, condizioni mai vissute prima.
Ovviamente non vogliamo limitarci solo a questo, e non ci poniamo vincoli, qualsiasi situazione, esperienza o avvenimento storico può fungere da ispirazione per trasmettere un messaggio.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
Ognuno di noi ha i suoi generi preferiti e le proprie influenze musicali. Quello che sicuramente ci accomuna sono le sonorità rock, chitarroni e basso distorti, ritmiche serrate e potenti e una voce graffiante.
Ma anche qui non vogliamo porci dei limiti e qualsiasi approccio a sonorità più moderne è sempre ben accetto.
Come nasce il vostro singolo “Sottoterra”? Quale è stato il suo processo creativo?
Il singolo è nato abbastanza velocemente, Davide ha portato in sala prove l’idea degli accordi base e del testo, dopodiché l’abbiamo sviluppata suonando. Prima di registrarla abbiamo inviato la pre-produzione ai ragazzi dello studio Auditoria records che hanno aggiunto sonorità un po’ più moderne tramite sinth e arpeggiatori. La loro idea ci è piaciuta e così abbiamo registrato il nostro primo singolo assieme a loro.
Come definireste il vostro sound e a cosa dobbiamo tale scelta?
Lo potremmo definire semplicemente rock con qualche sonorità moderna e un anima pop. Più che una scelta è un sound che è emerso naturalmente dai nostri gusti e dalle nostre influenze musicali.
Vi piacerebbe collaborare con altri artisti emergenti?
Sì, ci piacerebbe molto. In questo periodo di promozione abbiamo scoperto un sacco di nuove band e bravissimi artisti. Abbiamo ascoltato tanta musica nuova che ci ha colpito al primo ascolto! Il bello di quest’epoca è che ti puoi connettere subito con le persone e con gli artisti che ti interessano e creare velocemente una conversazione che può evolversi in amicizia e collaborazioni.
Cosa ne pensate della attuale scena musicale italiana?
L’attuale scena musicale italiana spacca! Siamo felici di esserci buttati in questo enorme calderone e siamo anche sicuri di avere quel qualcosa in più che ci permetterà di fare bene in futuro.
Progetti a breve e lungo termine?
Continueremo a sfornare singoli e speriamo di fare tanti live che è la parte più importante per una band: divertirsi suonando dal vivo e nel frattempo farsi conoscere!
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Giulia Scialò
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